Ironman a Kona (Hawaii): Toscani 16° degli italiani
L’atleta del TriTeam Cordenons 865° al traguardo su 1800 partecipanti

Nonostante per lui fosse il rientro dopo un infortunio, Andrea Toscani del Triathlon Team Cordenons ha completato il Campionato mondiale di triathlon Ironman all’isola di Kona (Hawaii). Andrea ha chiuso la propria gara con un tempo totale 11h 12' 58", giungendo 865° (su 1800 concorrenti totali) in classifica generale e 158° della propria categoria M40-44.

Nel 1978 quindici pionieri inventarono questa ultra-disciplina che coniuga, uno dietro l’altro, 3,8 chilometri di nuoto, 180 di bicicletta e, per concludere, una vera e propria maratona, ovvero 42,195 chilometri di corsa sino al traguardo finale. Una gara alla quale, da allora, partecipano solo i migliori triatleti del mondo qualificatisi attraverso le loro performance annuali. Tra questi, per la seconda volta dopo il 2004, c’era anche Toscani, che ha compiuto la frazione di nuoto in 1h 12’ 04’’, la bici in 5h 45’ 05’’ e la corsa in 4h 08’ 30’’. Nelle gambe di Andrea, come accaduto nel 2006 all’Ironman del Regno Unito, ci sarebbe anche un tempo totale di poco superiore alle 10 ore, ma il recente infortunio l’ha portato a chiudere con il tempo citato, il quale comunque gli è valsa anche la 16ma posizione tra tutti gli italiani presenti a Kona.

Passando alle prime posizioni, l’appassionante gara ha visto la conferma dei campioni in carica. Con una grande rimonta nella maratona (corsa in 2h 48’) l'australiano Craig Alexander è riuscito a staccare il tedesco Raelert, chiudendo con un tempo totale di 8h 20’ 21’’. La britannica Chrissie Wellington ha invece centrato l'ennesimo record, abbattendo di 1' il primato della gara che deteneva Paula Newby Fraser: 8h 54’ 02’’ il suo tempo finale.

Per Toscani è stata la seconda volta nella mitica gara (www.ironman.com) la cui prima edizione è targata 1978. Nel 2004, infatti, all’Ironman della Svizzera con 10 ore e 1’ conquistò la qualifica per Kona, dove concluse con il tempo finale di 11 ore e 10’. Nello stesso anno fu 16° di categoria al Campionati del Mondo di triathlon lungo a Sater, disputati con la maglia della nazionale azzurra. L’anno successivo non si recò a disputare nuovamente la gara hawaiana, nonostante la qualificazione ottenuta attraverso la performance citata dell’Ironman del Regno Unito (29° assoluto).