Bardolino dagli occhi di Matteo BOZ

Cosa scrivere sulla gara di Bardolino, gara di distanza olimpica, per me la prima su questa lunghezza, direi uno spettacolo immenso.
L’organizzazione assolutamente di eccellenza, dalla consegna dei pettorali la sera prima della gara, alla location di assoluta meraviglia. Il lago sembrava piatto e immobile circondato da dolci colline,perfette per una serata di prima estate. Poi la notte si è scatenato l’inferno, lampi tuoni, lago in burrasca troba d’aria, insomma pensare di dover affrontare la gara il giorno dopo è stata abbastanza dura. Accantonando ogni pessimo pensiero ho aspettato con fiducia il mattino seguente.
Sveglia piuttosto presto e abbondante colazione, il cielo è migliorato, un timido sole si affaccia sul lago ancora mosso, ma l’umore è alle stelle, mi carico con la playlist che avevo scelto sull’Ipod e non vedo l’ora di partire.
Finalmente la zona cambio è aperta, entro, sistemo le prime cose e cerco i miei compagni di squadra, Cristian, Arnaldo, Enzo, Massimo e Alessandro. Ci troviamo tutti e approfittiamo per farci alcune foto con il nuovo body del triteam. C’è fermento, c’è voglia di partire. Facciamo la spunta e ci dirigiamo verso la partenza. Guardiamo il lago, c’è un po’ di tensione, ma scompare al pensiero di essere lì, di affrontare per la prima volta una competizione di un certo livello. La partenza è a batterie la mia è di circa 200 atleti..una mattanza. Siamo in acqua, scatta la partenza..via…subito la lotta per le migliori posizioni, botte..tante botte..gente che ti sale sopra, ti afferra le caviglie..e tu ricambi, via così fino alla prima boa, la ressa si calma, qualcuno resta indietro altri si allargano, io cerco la boa e le giro attorno cercando di fare meno metri possibili, ora manca il drittone di 800m fino alla terza boa, il lago comincia a farsi sentire perché oltre al moto ondoso naturale si aggiunge quello creato dai giudici di gara che indirizzano il percorso. Terza boa ultimi metri, si tira tutto e si esce pronti per saltare i bici. Il percorso, meraviglioso, si distende lungo le colline attorno a Bardolino, un ottimo saliscendi tra colli e piccoli borghi. La gamba gira che è una meraviglia, tengo il mio ritmo e riesco a prendere tre gruppi. L’ultimo con davanti a me un sudafricano che spazzava completamente il vento, uno spettacolo. Discesa tecnica per gli ultimi chilometri e la gamba è pronta per l’ultima frazione a piedi. Un piattone lungo lago da ripetere due volte. Ritrovo i compagni di squadra, ad ogni passaggio ci si saluta e ci si incoraggia, sempre con il sorriso, sempre con una gran voglia di fare parte di tutto questo, di star facendo qualcosa di grande per tanti motivi, di far parte di questa meravigliosa squadra e di aver conosciuto delle grandi persone che mi hanno accompagnato lungo questo percorso.
Un grazie a, ad Antonio, sempre presente, Alessandro, Arnaldo, Cristian, Enzo e massimo per quella giornata insieme e a tutta la squadra per il supporto…
Alla prossima e come dice Ale….tanti Km a tutti

Matteo