New!!!!!! Sala Gremita di Giornalisti Conferenza Stampa tra gli affreschi di Palazzo Pera per il Congresso Nazionale di Nefrologia Pordenone. Da 20 anni è un riferimento per chi soffre di patologie renali. Proprio in occasione del suo ventesimo compleanno, l’Apped onlus ha voluto organizzare assieme al Triathlon Team presieduto da Antonio Iossa, che festeggia i 10 anni di attività, un convegno nazionale dal titolo “La ricerca scientifica e l’attività fisica e sportiva per la qualità della vita nel nefropatico, nel dializzato e nel trapiantato renale”. ..........................................in foto da sinistra: Panarello-Ciariani-Vidotto-Iossa-di Prampero L’evento si colloca nell’alveo dei simposi multidisciplinari (8) già tenutisi negli anni scorsi in provincia di Pordenone. I lavori cominceranno sabato 11 ottobre nella sala congressi della Fiera alle 8.30. Sul tavolo dei relatori si alterneranno 16 luminari, provenienti da tutta Italia e in due casi persino dagli Stati Uniti. Sono stati invitati 426 medici della Destra Tagliamento, mentre la partecipazione al convegno varrà quale corso di aggiornamento per i tecnici della federazione triathlon. Nel corso della conferenza stampa di presentazione, svoltasi nella sala degli Affreschi della Provincia, sono emersi tali numeri: venti persone in lista d'attesa per un trapianto renale, 110 trapiantati, duecentodieci dializzati, tremila e cinquecento nefropatici seguiti dall'apposito centro dell'ospedale Santa Maria degli Angeli. E un cinque per cento della popolazione provinciale, ovvero tra le 15 e le 18 mila persone, potenzialmente affetta da una nefropatia, ma ancora inconsapevole. Quanto mai attuale, dunque, l'argomento del simposio: i benefici dell'attività fisica nella vita delle persone che soffrono di malattie renali. Come detto, vi parteciperanno luminari di caratura internazionale, come Paul Kimmel, ordinario di medicina alla George Washington University, considerato tra i cinque maggiori esperti degli Stati Uniti. A illustrare le fasi e gli altri relatori del convegno hanno provveduto il presidente dell'Apped, Pietro Vidotto, il presidente della Provincia, Alessandro Ciriani, il direttore del centro di nefrologia dell'ospedale di Pordenone, Giacomo Panarello, e il professore di fisiologia umana all'università di Udine, Pietro Enrico Di Prampero. Seduto davanti a loro, il direttore generale dell'azienda ospedaliera, Paolo Saltari, che ha subito lanciato un monito: «Si parla tanto di prevenzione, ma poi nei fatti se ne fa poca». Al centro la crescente incidenza in provincia di patologie renali. Lo confermano i numeri esposti da Panarello, il quale ha posto l'accento pure su alcuni sintomi, apparentemente irrilevanti, che invece possono nascondere una nefropatia. Tra i rimedi c'è anche lo sport. L'esercizio fisico come farmaco, dunque, osservandone, come per un medicinale qualunque, posologia e modi di somministrazione. Questa è la metafora utilizzata da Di Prampero, che ha aggiunto: «Se l'attività sportiva fa bene a un cittadino comune, i benefici sono ancor maggiori per chi soffre di malattie renali». Diretta testimonianza in tal senso porterà nel corso del simposio pordenonese Valerio Sani, atleta nefropatico che lo scorso giugno ha partecipato alla prima maratona sui Magredi e che proprio allora rivelò lo stupore dei professionisti che lo hanno in cura nel riscontrare il netto miglioramento dei suoi dati clinici dopo la corsa. «Lo sport aiuta a vivere meglio e promuoverlo fa parte dei doveri delle istituzioni», ha dichiarato Ciriani rimarcando la sensibilità dell'ente nel valorizzare le iniziative e nel sostegno al volontariato. Perantonio Stella
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